Photos by:
Valentina Vanja Suprani
Alessandra Telesca
Maurizia Lucchi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Questo blog è dedicato al massaggio sonoro con il didjeridoo, pratica olistica dalle potenzialità ancora poco conosciute. Lo scopo del blog è quello di divulgare le differenti esperienze da me effettuate, riportando le sensazioni espresse e raccontate da tutti coloro che si sottopongono ad esso. Perchè sempre più persone possano conoscere questa nuova, curiosa ed estremamente profonda esperienza, ed avvicinarsi ad essa con la giusta curiosità e sicurezza.
Informazioni personali
Video sul Massaggio Sonoro
Collaborazioni
Gabriele Gubbelini
Suono il didjeridoo australiano da oltre 10 anni. Ho all’attivo diversi progetti musicali, sia come solista che in gruppo. Svolgo attività di insegnamento dal 2001 attraverso stages e lezioni private. La mia formazione è avvenuta attraverso un doppio percorso di studio, da un lato autodidatta, dall’altro attraverso differenti seminari presso alcuni festival europei dedicati allo strumento.Ho eseguito massaggi sonori in diverse occasioni, ottenendo numerosi positivi riscontri.
MUSICA
Link sul mondo dei massaggi
Badge di Facebook
Perchè il Didjeridoo
L’utilizzo del Didjeridoo
Il suono di questo antichissimo strumento è prodotto grazie alla risonanza di una vibrazione prodotta dalle labbra del suonatore all’interno di esso, normalmente costituito da un ramo di eucalipto reso cavo dall’attività di alcune varietà di termiti. Tale vibrazione prodotta costituisce quello che viene chiamato il “suono di base” del didjeridoo, al quale è possibile sovrapporre, mediante l’utilizzo armonico della voce e della cassa armonica costituita dall’apparato bocca-guance, altri suoni appunto di natura ritmica ed armonica. L’insieme di tali suoni sovrapposti crea un effetto cosiddetto “polifonico”, che interagisce con l’ascoltatore a più livelli, a seconda della frequenza di ogni singolo suono ed alla capacità di differenti zone ed organi del corpo di percepire alcune di esse rispetto ad altre. L’effetto prodotto su colui che vive l’esperienza del massaggio sonoro con il didjeridoo è molteplice, va dal rilassamento progressivo nel susseguirsi delle fasi del massaggio, ad uno sviluppo dell’immaginazione accompagnata da un’acuirsi della percezione delle zone del corpo coinvolte.
Il suono di questo antichissimo strumento è prodotto grazie alla risonanza di una vibrazione prodotta dalle labbra del suonatore all’interno di esso, normalmente costituito da un ramo di eucalipto reso cavo dall’attività di alcune varietà di termiti. Tale vibrazione prodotta costituisce quello che viene chiamato il “suono di base” del didjeridoo, al quale è possibile sovrapporre, mediante l’utilizzo armonico della voce e della cassa armonica costituita dall’apparato bocca-guance, altri suoni appunto di natura ritmica ed armonica. L’insieme di tali suoni sovrapposti crea un effetto cosiddetto “polifonico”, che interagisce con l’ascoltatore a più livelli, a seconda della frequenza di ogni singolo suono ed alla capacità di differenti zone ed organi del corpo di percepire alcune di esse rispetto ad altre. L’effetto prodotto su colui che vive l’esperienza del massaggio sonoro con il didjeridoo è molteplice, va dal rilassamento progressivo nel susseguirsi delle fasi del massaggio, ad uno sviluppo dell’immaginazione accompagnata da un’acuirsi della percezione delle zone del corpo coinvolte.
Nessun commento:
Posta un commento